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Tanti auguri da Progetto Valtiberina

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Tanti auguri da Progetto Valtiberina

24/12/2019

L'intero staff di Associazione Progetto Valtiberina augura a tutti un sereno Natale. L’augurio che vi facciamo è che possiate ricevere pochi regali e molti doni che come vedrete leggendo le poche righe di seguito non sono proprio la stessa cosa…

Donare anziché regalare: una differenza non da poco.

Regalare e donare non sono sinonimi, lo sapevate? Anzi, il loro significato esprime una concezione diametralmente opposta.

Basta guardarne l’etimologia per capirlo: l’origine di “regalare” ha a che fare con la regalità, indica una sorta di offerta, di omaggio dovuto. Facciamo un regalo a coloro che riteniamo meritevoli o a coloro nei confronti dei quali la nostra coscienza o le convezioni sociali ci fanno sentire in debito.

Proprio perché ha a che fare così tanto con le regole sociali l’atto del regalare si è codificato nei tempi e nei modi: i regali si fanno in ricorrenze specifiche, si impacchettano, si accompagnano a un biglietto con il nome del destinatario. Infatti, iniziamo a stilare la lista degli acquisti già a novembre per poi finire all’ultimo minuto scrivendo “Buon Natale” su bigliettini tutti uguali la cui unica funzione, in realtà, è quella di associare ogni pacchetto al nome del destinatario.

Cosa significa invece “donare”? Donare viene da dare, nel senso più pieno e profondo: significa offrire in pegno qualcosa che testimonia amore e farlo in modo incondizionato, senza sentire di dovere nulla all'altro e senza nulla pretendere dall'altro. Il dono, a differenza del regalo, è un omaggio ai sentimenti, e non alla persona.

In alcuni casi, a dire la verità, è anche un gesto coraggioso, perché dietro un dono c’è l’esternazione di un sentimento. Un conto è “camuffarlo” da regalo di Natale, un conto è uscirsene all’improvviso, un giorno qualsiasi, con un dono inaspettato. Ci vuole coraggio per donare qualcosa senza motivo, ci avete mai pensato? È come dire: “ho pensato a te e ho dato al mio pensiero questa forma”. Che poi non dev’essere per forza un oggetto costoso: può essere una foto, una torta, un mazzetto di margherite. Ciò che conta, nel dono, è quanto profondamente ci siamo dedicati al destinatario nell’atto di sceglierlo.

Il regalo si quantifica, il dono, invece, non ha a che fare con la quantità, con il prezzo, con la dimensione, ma soltanto con la qualità, perché l’oggetto in realtà è solo un simbolo, è un segno materiale che sta per qualcosa di molto più profondo e spirituale.

Ma siete ancora in tempo a uscire dal copione quest’anno: meno regali d’obbligo e più doni di cuore. Non sappiamo se risparmierete tempo e denaro, ma di sicuro vi risparmierete un sacco di stress e ci guadagnerete in soddisfazione.

Vi lasciamo a conclusione il pensiero di un’ autrice che è stata nostra ospite durante quest’anno e che è riuscita tramite la profonda conoscenza delle parole a scrivere un augurio tra i più toccanti che si possano ricevere:

DONO
In francese e spagnolo “don”, in portoghese “dom” – dal latino “donum” (in sanscrito “dānam”), dalla stessa radice di dare = ciò che si dà altrui volontariamente, senza esigerne prezzo o ricompensa, o restituzione.
I miei più cari auguri di Natale a te, che dono per me sei. Come solo l’amore sa.

(Andrea Marcolongo)

Un caro augurio a tutti i nostri soci e sostenitori, vi aspettiamo in associazione per raccogliere tutti i vostri buoni propositi per l’anno nuovo!!!

 

Consenso*